L'ultima fatica di Alfonso Cuaròn, presentato alla 70esima Mostra del cinema di Venezia è per gli incredibili effetti 3D che ci fanno "vivere" la sensazione della microgravità. Come se, a fluttuare nello spazio, ci fossimo noi al posto dei protagonisti Sandra Bullock e George Clooney. Una vera"magia" costata a Cuaròn ben 4 anni di lavoro sul set a procedimenti inediti per simulare in modo incredibilmente realistico l'assenza di gravità. Uno di questi si chiama "Light Box":inventata da Tim Webber, il supervisore degli effetti visivi: un cubo di sei metri per tre, in cui l'attore è letteralmente sospeso a cavi manipolati da marionettisti o da robot (a seconda della velocità delle scene), e foderato su ogni lato da 1096 schermi con oltre 780 mila luci Led, per simulare ogni possibile ambiente luminoso, in modo da rendere compatibili le immagini reali dei volti degli attori con le animazioni in 3D delle loro evoluzioni nello spazio.
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