venerdì 29 dicembre 2017

COME RAGGIUNGERE 9.807 ms^2



Numeri nello spazio


La NASA negli anni '60 ha testato un'enorme centrifuga per testare la forza centrifuga. Nella prima parte del video osserviamo questa centrifuga in azione da un sistema di riferimento inerziale, ovvero da una prospettiva esterna, dalla quale vediamo che non vi è alcuna forza che spinge all’esterno l’uomo al suo interno, semplicemente la sua inerzia lo spinge a continuare la rotazione ed il pavimento gli fornisce una forza centripeta che gli impedisce di uscire dalla rotazione. Cosa succede se invece osserviamo l’uomo nella centrifuga con una prospettiva che ruota assieme a lui?
Con questa prospettiva è il mondo a ruotare mentre lui resta fermo. In questa sistema di riferimento la forza centrifuga è assolutamente reale e misurabile: è la forza che lo tiene attaccato al pavimento, come la normale gravità, ma la sua idea di cosa stia causando questa forza è erronea. In fisica ed ingegneria le forza devono sempre essere bilanciate, come dice la terza legge di Newton “Per ogni azione esiste una reazione uguale e contraria”. La forza che applica il pavimento per bloccare l’uomo nella centrifuga dal volare all’esterno è bilanciata dalla forza centrifuga, che esiste solo durante la rotazione e smette di esistere una volta che la rotazione si ferma. 
Se questo principio funziona così bene, perchè non abbiamo già delle stazioni spaziali in rotazione? Un primo problema è la dimensione: per avere una stazione che funzioni propriamente dovrebbe avere dimensioni enormi, con altrettanto enormi costi per portarla in orbita. La forza centrifuga generata è infatti direttamente proporzionale alla velocità ed al raggio di rotazione. Possiamo calcolare la forza di gravità che produrrebbe la stazione spaziale V del film “2001: Odissea nello spazio”: questa aveva un diametro di 300 metri ed effettuava una rotazione ogni 60 secondi. La gravità che questa genererebbe sarebbe quindi simile a quella presenta sulla Luna, circa 1.65 ms^2 (a=ω^2*r dove a-accellerazione, ω-velocità angolare e r- raggio). Per arrivare ad una gravità simile a quella della terra (9.807 ms^2), dovrebbe effettuare una completa rotazione ogni 25 secondi. Se invece prendessimo le dimensioni della attuale ISS, che ha un raggio di 25 metri, allora dovrebbe effettuare una rotazione ogni 10 secondi, il che sarebbe alquanto disorientante, come mostrato anche nel film “Gravity”.



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